22APRILE “LA GIORNATA DELLA TERRA”

La giornata della terra è un momento di riflessione globale dedicato alla terra.

Quest’anno la ricorrenza compie 51 anni: è stato infatti istituito dall’ONU NEL 1970, sulla spinta di movimenti ecologisti degli Stati Uniti.

Ogni anno in occasione della giornata della terra si fa un punto sullo stato di salute della terra.

Dopo aver spiegato il perché si ricorda la “La giornata della terra” abbiamo letto l’articolo di Felice Manti

“Per i più piccoli l’insidia è la strada tra casa e scuola”

16 Marzo 2021 – 08:00

Una delle città in cui il problema dell’inquinamento è più sentito è Milano. E a rischiare di più, come si è visto nel caso di Londra, sono i bambini. Un recente studio ha dimostrato che nel breve percorso casa-scuola si concentra l’11% di black carbon respirato giornalmente.

Felice Manti

Una delle città in cui il problema dell’inquinamento è più sentito è Milano. E a rischiare di più, come si è visto nel caso di Londra, sono i bambini. Secondo uno studio inglese, l’esposizione all’aria inquinata può ridurre del 14% la loro capacità polmonare. A Milano i dati sull’aria (pessima) respirata dai più piccoli sono sconcertanti. A fornirli è stata una campagna di monitoraggio condotta da gennaio 2018 a dicembre 2019 dal Dipartimento di scienze cliniche e di comunità della Statale che ha coinvolto 97 bambini, tra i 6 e i 10 anni, della primaria di via Gattamelata: soltanto nei circa tre minuti di percorso casa-scuola si concentra l’11 per cento della dose di black carbon respirato giornalmente. Si tratta di un mix di Pm2.5 e particolato ultrafine capace di raggiungere il sistema circolatorio e il cervello, e considerato dagli esperti un  indicatore dell’inquinamento dell’aria in città e del suo impatto sulla salute. I risultati bocciano la città lombarda, che fa (molto) peggio delle altre metropoli internazionali come Seul e New York.

Il povero assessore alla Mobilità di Milano Marco Granelli recentemente si è appellato al buonsenso: «Abbassate i riscaldamenti, usate di più la bicicletta e gli autobus e i metrò ma non nella fascia oraria 8-9». Basterà? Certo che no. È vero che se le biciclette circolanti in Europa si quadruplicassero abbatteremmo di molto l’inquinamento di CO2. Come se Gran Bretagna e l’Irlanda smettessero di inquinare. Ma chi va in bici aumenta la respirazione fino a 34 volte in più di una persona a riposo che va in macchina. Non il massimo in una città piena di smog. E in metropolitana? Secondo lo studio realizzato nel 2010 dall’Agenzia per l’ambiente della Lombardia, l’aria che si respira nella metropolitana di Milano è carica di veleni: è fino a dieci volte più inquinata che all’esterno. È il paradosso di chi rinuncia ai mezzi propri pur di non inquinare, andando in bici o in metro, ma subisce il danno maggiore dall’inquinamento altrui.

ANALIZZIAMO L’ARTICOLO:

  1. QUAL È IL TITOLO DELL’ARTICOLO?
  2. QUALI SONO LE DUE INFORMAZIONI RIPORTATE NEL SOMMARIO?
  3. CHI HA CONDOTTO LA RICERCA?
  4. COSA E’ EMERSO DALLO STUDIO EFFETTUATO DALLA STATALE DI MILANO?
  5. CHE COS’E’ IL BLACK CARBON?
  6. QUALI SONO I COSIGLI DELL’ASSESSORE ALLA MOBILITA’
  7. SARANNO SUFFICIENTI LE MISURE PREVENTIVE?
  8. COSA RISCHIA CHI VA IN BICI?
  9. COSA RILEVA LO STUDIO EFFETTUATO NELLA METROPOLITANA DI MILANO?
  10. CHI SUBISCE IL DANNO MAGGIORE? PERCHE’?

Poi abbiamo risposto alle domande

qui il file dell’articolo