AUTUNNO

Ecco una bella poesia che descrive una ambiente autunnale. Siamo in Toscana, in un piccolo paese che si affaccia sul mare.

San Martino è una poesia di Giosuè Carducci. Il suo titolo si riferisce all’11 novembre, quando per tradizione, in Italia, si celebrava la vendemmia.

“La nebbia a gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.”

La poesia si apre con la nebbia, che si dissolve in una pioggia leggera, che risale per le colline, dalle piante ispide, prive di foglie, con un freddo portato dal mare. Per tutto il borgo, si sente l’odore del mosto e del vino, il che riesce a migliorare l’umore dei paesani, mentre sui ceppi del focolare si brucia il grasso sceso dalla cacciagione, mentre il cacciatore, si sofferma a guardare fuori dalla finestra gli stormi di uccelli, che si stagliano contro l’imbrunire.

In questa poesia, Carducci vuole sicuramente richiamare sia il freddo che la bellezza dell’autunno, che è pur sempre malinconica, nel periodi più importante per chi vendemmia.