Estate torride, alluvioni devastanti, eccessi climatici! Che cosa sta accadendo al clima del nostro pianeta? E qual è la causa di questo cambiamento?
Il cambiamento del clima
Il clima nelle diverse regioni del nostro pianeta non è sempre stato come oggi. Probabilmente hai
sentito parlare delle ere glaciali, periodi in cui il clima in Europa era molto più rigido di quello attuale e distese di ghiaccio ricoprivano vaste aree.
I cambiamenti del clima sono un fenomeno naturale che non si è mai interrotto nel trascorrere
delle ere geologiche. Ma ai nostri giorni sta avendo luogo un cambiamento del clima che non sembra affatto naturale e molti lo attribuiscono all’attività dell’uomo.
Si tratta del cosiddetto riscaldamento globale, ovvero del graduale ma costante aumento del
la temperatura media del pianeta che ha avuto luogo nell’ultimo secolo.
Molti scienziati attribuiscono questo riscaldamento all’aumento della concentrazione dell’anidride carbonica nell’aria. Questo gas, liberato durante la combustione e la respirazione, è uno dei maggiori responsabili dell’effetto serra, il meccanismo con cui il pianeta mantiene la sua temperatura ai livelli che finora abbiamo conosciuto. Se la concentrazione dell’anidride carbonica diventa troppo elevata, anche l’effetto serra si fa più intenso e il pianeta si riscalda.
Molti scienziati ritengono che se l’uomo continuerà a produrre le stesse quantità di anidride
carbonica che ha prodotto nel XX secolo, la temperatura del pianeta potrebbe aumentare nei prossimi 100 anni anche di 5 °C.
Come possiamo cercare di fronteggiare il riscaldamento globale?
Gli scienziati sono concordi nel ritenere che è necessario produrre meno anidride carbonica. Ma come? Smettendo di respirare? No di certo!
Produrre meno anidride carbonica vuol dire limitare le combustioni che hanno luogo sul pianeta, cioè bruciare meno alberi, meno petrolio, meno carbone e meno metano.
Insomma consumare meno energia. Nel 2005 è entrato in vigore un trattato internazionale,
detto Protocollo di Kyoto, con cui molti paesi industrializzati si impegnano a ridurre le loro emissioni di gas serra e inquinanti.
Le conseguenze
Il problema è gravissimo. Non si tratta solo di avere un po’ più caldo: un simile aumento della temperatura avrebbe conseguenze devastanti. Enormi quantità di ghiacci delle calotte polari si scioglierebbero, il livello del mare salirebbe e intere regioni sarebbero sommerse.
Ma non solo. L’avanzata dei deserti sarebbe inarrestabile e molte delle regioni più calde del pianeta si trasformerebbero in deserti roventi, mentre nelle regioni circostanti l’approvvigionamento di acqua diventerebbe sempre più difficile.
I paesi europei si stanno impegnando rendendo più efficienti i loro sistemi di produzione di energia, di trasporto e di riscaldamento delle abitazioni.
A questo grande sforzo può partecipare ogni paese, città, famiglia o singolo cittadino. Il risparmio energetico è alla portata di tutti e veramente è la chiave per salvare il nostro pianeta.
L’altra possibilità per ridurre l’anidride carbonica è salvaguardare le piante. Questi organismi infatti sottraggono anidride carbonica all’atmosfera mediante la fotosintesi clorofilliana.
Dati dell’anno 2008
Ora prova tu!
Colora in questa carta geografica gli stati europei che hanno livelli di emissione di gas serra inferiori a quelli stabiliti dal trattato di Kyoto. Colora in marrone i paesi che devono ancora ridurre le loro emissioni per adeguarsi al trattato.
QUI IL FILE
QUI QUALCHE CONSIGLIO
Il libro della terra. La straordinaria storia del nostro pianeta
Seguimi anche su Facebook, instagram e su pinterest e tiktok
Nella pagina sono presenti link di affiliazione su cui si ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi.