Natale

POESIA

PARAFRASI

Non ho voglia di camminare in un groviglio di strade. Ho tanta stanchezza sulle spalle. Voglio essere lasciato così come un oggetto posato in un angolo e dimenticato. Qui non si sente altro che il caldo buono consolatore. Sto vicino al calore del camino con le quattro capriole fatte dal fumo.

COMMENTO

La poesia Natale è stata composta da Ungaretti il 26 dicembre 1916, quando l’Italia è entrata in guerra da più di un anno e lo stesso poeta ha conosciuto gli orrori della guerra. La dura esperienza bellica ha finalmente una tregua, ma il poeta non riesce ad immergersi nella normalità della vita di tutti i giorni perchè non riesce a cancellare dalla sua mente le immagini funeree del conflitto bellico.

Ungaretti è stanco , sia fisicamente che mentalmente e non ha voglia di tuffarsi nel gomitolo delle strade che gli richiama alla mente il caos delle trincee. Si paragona ad un oggetto, desideroso soltanto di restare a l caldo del focolare in una casa che puo’ regalargli un po’ di pace. Ha bisogno di stare solo con se stesso, perche’ sa che dovra ‘tornare a  combattere. Vorrebbe provare a non soffrire. A casa riesce a sentire il caldo buono e rassicurante del focolare, rispetto al freddo e alla crudelta’ che sentiva in trincea. Desidera, dunque, rimanere vicino al camino , osservando le capriole fatte dal fumo per godere di pochi attimi di pace e tregua, approfittando del caldo buono che scalda l’anima e aiuta a sopportare il dolore e offre l’illusione di trovarsi in un “nido” accogliente.

ILLUSTRA LA POESIA