Benvenuta primavera
Io son la primavera
Lucciole belle, venite a me;
son principessa, figlia di re,
Ho trecce d’oro filato fin fino,
un usignolo che canta sul pino,
una corona di nidi alle gronde
una cascata di glicini bionde,
un rivo garrulo, limpido, fresco,
fiori di mandorlo, fiori di pesco.
Ho veste verde di vento cucita.
tutta di piccoli fiori fiorita:
occhi di stelle nel viso sereno.
dolce profumo di viole e di fieno;
e per il sonno dei bimbi tranquilli
le ninna-nanna felice dei grilli. .
Lucciole belle, venite a me;
son principessa, figlia di re.
Poesia di Renzo Pezzani
Il sole e le viole (Pier Paolo Pasolini)
Che calduccio stare al sole
presso l’uscio di campagna;
pare che odorino le viole
lungo i cigli della via.
La via è bianca e azzurro il cielo
e verdina la pianura;
c’è nell’aria come un velo
che avvolge campi e mura.
Una voce molle molle,
una voce roca, roca
par che nasca dalle zolle
e trapunga l’aria fioca.
E’ un fanciullo che ripete
la poesia sotto il sole.
Sulle guance rosse e liete
Gli occhi son due viole.
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