Quaderno di italiano classe 3^ La leggenda

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La  leggenda

Leggenda è una parola che deriva dal latino legendo=cose che devono essere lette. È un racconto che mescola il reale con il meraviglioso. Non racconta fatti puramente inventati, ma contiene sempre una parte di verità che viene poi trasformata in fantasia perché gli uomini vogliono scoprire la causa di certi effetti che non conoscono bene e quindi cercano di spiegarli con l’immaginazione.

Cos’è la leggenda?

La  leggenda è una narrazione fantastica. I protagonisti sono persone, animali o elementi naturali personificati (fiori, alberi…).

La leggenda presenta elementi reali ma trasformati dalla fantasia per cercare di spiegare alcune caratteristiche di certi fiori o animali o aspetti insoliti e curiosi del paesaggio o per spiegare l’esistenza di certe tradizioni popolari e quindi trovare e dare risposta a dei perché.

Le leggende sono narrate a voce dai vari popoli e solo in seguito sono state trascritte sui libri.

La leggenda del girasole

COME NACQUE IL GIRASOLE

Una giovane fanciulla di nome Clizia si era innamorata del Sole che durante l’intera giornata guidava il carro del fuoco percorrendo tutto il cielo.   Ma un giorno il Sole si stancò dell’amore di Clizia.  La fanciulla pianse immobile in mezzo a un campo osservando a lungo il suo amato che attraversa la volta del cielo.  Lentamente il suo corpo si irrigidì, i suoi piedi si conficcarono pian piano nella terra, e il suo esile corpo si trasformò in un lungo stelo sottile.  I suoi capelli diventarono una gialla corolla: si era trasformata in un girasole. Ecco perché questo fiore, innamorato del sole, lo segue per tutta la giornata nel suo giro nel cielo.

Qui il testo

come nacque il girasole

Domande

  1. Chi era Clizia?
  2. Cosa fece il sole?
  3. Cosa succede alla fanciulla?
  4. Cosa vuole spiegare questa leggenda?

Individua nel testo l’inizio, lo sviluppo e la conclusione

Nella  leggenda del girasole individua:

fatto reale: il girasole gira sempre intorno al sole

spiegazione fantastica:una fanciulla non amata più dal sole si trasformò in un girasole, così lo poté sempre seguire.

Dividi  il testo in sequenze.

Per ognuna scrivi una didascalia e fai il disegno.

Metti  in ordine, con i numeri, le parti di questa leggenda, poi riscrivila

Perché le cornacchie gracchiano

O fu  presa da una forte invidia e volle dimostrare che la sua voce era pari a quella del gallo

O Allora, una mattina, cominciò a cantare e quando vide che tutti gli uccelli e gli abitanti del paese la applaudivano, presa dall’entusiasmo, la cornacchia cantò, e cantò ancora…

O Ma non è stato sempre così. Una volta la cornacchia aveva una bella voce: cinguettava, gorgheggiava.

O Un giorno venne a sapere che, nel paese degli uccelli, il gallo era ammirato e applaudito per la sua voce.

O La fa ta degli uccelli decise di punire la cornacchia per quel gesto di invidia e fece uscire dalla sua gola un “crac” simile al rumore che fa un ramo quando si rompe. Da allora la cornacchia non canta più, ma gracchia.

O La cornacchia non canta come gli altri uccelli: gracchia. La sua voce è simile al rumore che fa un ramo di un albero quando si rompe.

QUI IL TESTO

PERCHE’ LE CORNACCHIE GRACCHIANO

Scrivi una diversa conclusione della leggenda

Leggo e comprendo

Perché le tartarughe hanno il guscio?

Al tempo delle tartarughe senza guscio, una tartaruga andò al mercato, comprò lattuga fresca e pomodori maturi. Quindi tornò a casa. Era una bella giornata di sole e lungo la strada senti il profumo dei nasturzi in fiore. Si fermò, osservò il volo rapido delle api. Colse da un cespuglio una fragolina di bosco. Piano piano, guardò, annusò, osservò. Camminava lenta, perché a ogni passo era attratta da uno spettacolo nuovo. Cosi venne sera e poi notte. E vennero anche le stelle. E alla tartaruga piacquero così tanto che restò lì col naso all’insù a mirarle e rimirarle, finché non si addormentò. Allora sognò di essere la prima tartaruga della storia a salire sulla luna. Alla mattina quando si svegliò, fece colazione con l’insalata e si incamminò di nuovo verso casa. Ma a metà strada c’era un campo di girasoli. Che panorama meraviglioso! La tartaruga restò incantata e si mise a imitare i movimenti delle corólle. Così: girava lentamente la testa come un girasole che segue il sole. E gira e rigira venne sera e poi notte. Ma quella volta le stelle non vennero. Al loro posto spuntarono nel cielo i nuvoloni neri. E soffiò il vento della luna di traverso, e scoppiò una bufera. La tartaruga si inzuppò così tanto che sembrava una tartaruga in brodo. Ah, se avessi avuto la mia casa per ripararmi! Non mi sarei certo conciata in questo modo! esclamò. E appena spuntò il sole corse subito a casa a passi svelti, con la testa china, senza guardare né di qua, né di là. E quando finalmente arrivò, prese il guscio robusto dove abitava, se lo mise sulle spalle e sorrise come può sorridere una tartaruga, con la bocca sdentata bene in evidenza.

– Da oggi – disse – andrò sempre in giro con la mia casa. Perché non mi piacciono i temporali e neppure le corse veloci dei conigli. E da allora fa proprio così, perché la tartaruga vuole essere libera di andare lentamente dove le pare e piace.

Emanuela Nava

QUI IL TESTO

PERCHE’ LE TARTARUGHE HANNO IL GUSCIO

domande

  1. Com’erano un tempo le tartarughe?
  2. Come camminava la tartaruga?
  3. Cosa sognò la tartaruga?
  4. Cosa accadde una notte?
  5. Cosa fece in seguito la tartaruga?

Individua nella leggenda il fatto reale e la spiegazione fantastica

Fatto reale: le tartarughe hanno il guscio

Spiegazione fantastica: le tartarughe non vanno al mercato. La tartaruga dopo essersi bagnata decide di mettersi la sua casetta sulle spalle.

ecco il lavoro sul quaderno