LA LEGGENDA DEL VISCHIO

Il vischio – Leggenda del Trentino

Dopo aver letto il testo, dividilo in SITUAZIONI INIZIALE, SVOLGIMENTO E SITUAZIONE FINALE e poi in sequenze.

INIZIO C’era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. Di notte dormiva pochissimo, spesso si alzava e andava a contare il denaro che teneva in casa. Per avere sempre più soldi, a volte si comportava in modo disonesto e approfittava dell’ingenuità di alcune persone.
SVOLGIMENTO Una notte di dicembre, ormai vicino a Natale, il vecchio mercante non riusciva a dormire e dopo aver fatto i conti dei guadagni, decise di uscire a fare una passeggiata. Cominciò a sentire delle voci e delle risate, urla gioiose di bambini e canti. Pensò che di notte era strano sentire tanto chiasso in paese. Si incuriosì perché non aveva ancora incontrato nessuno, nonostante voci e rumori sembrassero molto vicini. A un certo punto cominciò a sentire qualcuno che pronunciava il suo nome, chiedeva aiuto e lo chiamava fratello. Per tutta la notte, ascoltò le voci che raccontavano storie tristi e allegre e venne a sapere che alcuni vicini erano molto poveri. Pentito per non aver mai capito che cosa si nascondeva dietro alle persone che vedeva tutti i giorni, l’uomo cominciò a piangere.
FINALE Pianse così tanto che le sue lacrime si sparsero sul cespuglio al quale si era appoggiato. E le lacrime non sparirono al mattino, ma continuarono a splendere come perle. Era nato il vischio.
 1° sequenzaC’era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. Di notte dormiva pochissimo, spesso si alzava e andava a contare il denaro che teneva in casa. Per avere sempre più soldi, a volte si comportava in modo disonesto e approfittava dell’ingenuità di alcune persone. 
 2°sequenzaUna notte di dicembre, ormai vicino a Natale, il vecchio mercante non riusciva a dormire e dopo aver fatto i conti dei guadagni, decise di uscire a fare una passeggiata. Cominciò a sentire delle voci e delle risate, urla gioiose di bambini e canti. Pensò che di notte era strano sentire tanto chiasso in paese. Si incuriosì perché non aveva ancora incontrato nessuno, nonostante voci e rumori sembrassero molto vicini. 
 3°sequenzaA un certo punto cominciò a sentire qualcuno che pronunciava il suo nome, chiedeva aiuto e lo chiamava fratello. Per tutta la notte, ascoltò le voci che raccontavano storie tristi e allegre e venne a sapere che alcuni vicini erano molto poveri. Pentito per non aver mai capito che cosa si nascondeva dietro alle persone che vedeva tutti i giorni, l’uomo cominciò a piangere. 
 4°sequenzaPianse così tanto che le sue lacrime si sparsero sul cespuglio al quale si era appoggiato. E le lacrime non sparirono al mattino, ma continuarono a splendere come perle. 
 5°sequenzaEra nato il vischio.

Analisi del testo

Struttura del testo

Situazione iniziale

Sviluppo

Fine

  1. Chi è il protagonista?

Il protagonista della leggenda è un vecchio mercante ricco, avaro, arido e disonesto.

  1. Tempo

Passato, imprecisato. Una notte di dicembre, verso Natale

  1. Ambiente

Un paese tra i monti

  1. Che cosa vuole spiegare la leggenda?

La leggenda vuole spiegare la nascita del vischio.

Nel periodo natalizio c’è l’usanza di appendere alla porta un rametto di vischio. Si dice che darsi un bacio sotto il vischio porta fortuna.

Rappresenta le sequenze e scrivi una breve didascalia per ognuna di esse.

Disegno 1° sequenza

C’era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. Di notte dormiva pochissimo, spesso si alzava e andava a contare il denaro che teneva in casa. Per avere sempre più soldi, a volte si comportava in modo disonesto e approfittava dell’ingenuità di alcune persone.

Disegno 2° sequenza