LE LEGIONI
L’esercito romano fu uno dei più potenti dell’antichità, il suo punto di forza era la disciplina.
Era organizzato in legioni, grosse unità autosufficienti formate da circa seimila uomini.
I soldati erano ben addestrati, disciplinati e provvisti di armi e macchine da guerra.
Erano professionisti, che normalmente restavano in servizio per un periodo di vent’anni.
I soldati, oltre a venire impiegati nelle campagne di conquista di nuovi territori, dovevano sorvegliare i confini delle guerre già appartenenti a Roma, garantendo ai cittadini un’esistenza pacifica e sicura.
I soldati non ricevevano una paga, ma potevano tenersi una parte del bottini: oro, argento, denaro, terre e uomini come schiavi.
Alla base dell’esercito vi era la legione, simile ad un reggimento, formata dai soldati semplici detti appunto legionari.
La forza dell’esercito era la fanteria, divisa in coorti e centurie. La cavalleria, schierata ai fianchi delle legioni, era formata da squadroni di 30 uomini.
A ogni legione era aggregato un corpo di trenta soldati specializzati: fabri, che precedevano l’esercito per costruire ponti, strade e accampamenti.
La legione era comandata da un tribuno al quale rispondevano direttamente i centurioni: ufficiali al comando dei piccoli gruppi da combattimento, circa 60 uomini, che componevano la legione.
I centurioni avevano la responsabilità di dirigere gli uomini nella confusione della battaglia, mentre il tribuno controllava l’andamento generale.
Tra le diverse formazioni di combattimento dei legionari, la più famosa è la testuggine:
una vera e propria scatola formata dagli scudi che proteggevano il gruppo di legionari di fronte, sui fianchi e sopra la testa.
Potevano così avanzare in sicurezza anche se bersagliati dagli arcieri nemici.
LA TESTUGGINE
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