LIBRI PER RICORDARE …”LA GIORNATA DELLA MEMORIA”

LIBRI PER RICORDARE… “LA GIORNATA DELLA MEMORIA”

Parlare  della  “Giornata  della  memoria”  non è  mai  semplice, in particolare  con bambini  piccoli.  Penso  che  non  ci  sia  un’età  giusta   per  introdurre  questo  argomento.  Tuttavia, ritengo  anche  che,  la  scuola  e  noi  insegnanti,  non  possiamo  ignorare  grandi  drammi  dell’umanità  come  l’olocausto.

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” Primo Levi

ANNE FRANK. DIARIO

Settant’anni fa usciva il “Diario” di Anne Frank. Il mondo scopriva il volto intimo dello sterminio nazista attraverso gli occhi di una ragazzina “qualunque”. E oggi, grazie allo sceneggiatore e regista Ari Folman e all’illustratore David Polonsky, le parole di Anne si trasformano in un graphic novel capace di conservarne la forza e di enfatizzarne la straordinaria qualità letteraria. Basandosi sull’unica edizione definitiva del Diario, autorizzata dall’Anne Frank Fonds fondata da Otto Frank, Folman e Polonsky ci consegnano, per mezzo di una prospettiva inedita, la voce di un’adolescente allegra e irriverente, che come ogni sua coetanea – di ieri, di oggi, di sempre – desidera soltanto scoprire un mondo che invece è costretta a sbirciare di nascosto.

A UN PASSO DAL MONDO PERFETTO 

Germania, 1944. Iris, undici anni, non sa perché suo padre le ha vietato di parlare con il giardiniere che cura il parco della loro villa; ma la curiosità è più forte di lei. Comincia ad avvicinarsi di nascosto a quello sconosciuto con la testa rasata e la divisa a righe. Così, giorno dopo giorno, tra i due nasce un’amicizia clandestina fatta di gesti nascosti e occhiate fugaci, un’amicizia in grado di far crollare il muro invisibile che li separa e di capovolgere il mondo. Dentro quella divisa a righe troppo grande per lui, c’era un uomo che le aveva sorriso. Quel pensiero era una crepa che avanzava. Non si zittiva. Iris sentiva che quella crepa poteva far crollare il mondo. Età di lettura: da 10 anni.

AQULE RANDAGIE

 

Queste pagine raccontano la storia delle Aquile Randagie, un gruppo clandestino di scout che nonostante la soppressione voluta dal fascismo nel 1928, continuarono a vivere il loro ideale nascondendosi, ma non cambiando nulla nel loro stile, e resistendo fino al 1945 sulla strada della libertà. Sono pagine che raccontano il desiderio di ieri diventato realtà, grazie a chi ha saputo trasmetterne il ricordo.

CHE COS’È L’ANTISEMITISMO?

«Perché ce l’hanno sempre avuta con gli ebrei?», «Che cos’è la Shoà?», «È vero che tutti gli ebrei sono ricchi?». Durante i suoi incontri con i ragazzi, Lia Levi si è sentita rivolgere tante domande sugli ebrei, l’ebraismo e l’antisemitismo. In questo libro ne ha scelte venti tra le più significative, a cui risponde con chiarezza e semplicità. Età di lettura: da 9 anni.

CORRI RAGAZZI CORRI

Una fuga senza fine e senza la nozione di un fine chiaro, certo, riposante. Solo per salvarsi la vita a tratti, per prendere respiro. Un bambino di otto anni, fuggito dal ghetto di Varsavia – dove ha visto sua madre sparire in un attimo come per una malefica magia – passa da un gruppo di ragazzi alla macchia, a case di contadini protettivi o malvagi e delatori, a soldati tedeschi spietati o umani; dorme sugli alberi, nelle tombe e, a forza di nasconderlo, arriva a dimenticare di essere ebreo. “Ti ordino di sopravvivere” gli aveva detto il padre prima di venire ucciso. E, per avere la forza di seguire quell’ordine, il ragazzo è costretto a cancellare il ricordo del suo passato, della madre e del paese della sua infanzia, come i continui addii del presente. Dimenticando, Yoram concentra tutta la sua energia nel momento in cui vive, povero, affamato, senza protezione, a un certo punto perfino senza un braccio, che il chirurgo si è rifiutato di curare, riconoscendolo ebreo. Ma la corsa prosegue, e “il bambino biondo senza un braccio” rimane in mente come un’inesausta sfida alla morte. In Israele, dove oggi vive e insegna, Yoram Friedman ha raccontato la sua storia – perché questa è una storia vera – che Uri Orlev ha ascoltato dalla sua voce e scritto con commozione e intensa partecipazione. Età di lettura: da 11 anni.

FINO A QUANDO LA MIA STELLA BRILLERÀ

La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo i giochi, le corse coi cavalli e i regali di suo papà diventano un ricordo e Liliana si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l’unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi, ripeteva dentro di sé: finché io sarò viva, tu continuerai a brillare. Questa è la sua storia, per la prima volta raccontata in un libro dedicato ai ragazzi. Introduzione di Ferruccio de Bortoli. Età di lettura: da 11 anni.

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE

Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com’è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall’altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini. Età di lettura: da 12 anni.

IL GELATAIO TIRELLI

Il gelataio Tirelli amava il gelato come un bambino. Così aprì una gelateria a Budapest. Ma quando i nazisti invasero la città, decise di fare qualcosa di ancora più buono… Un libro sul valore del coraggio, dell’amicizia e dell’aiuto reciproco che si basa su fatti realmente accaduti: l’altro protagonista, Peter (Isacco), è il suocero dell’autrice Tamar Meir, che ha sentito raccontare da lui questa storia straordinaria e ha deciso di scriverla per farla conoscere a tutti. Età di lettura: da 6 anni.

IL MESTOLO DI ADELE

Un oggetto non parla, eppure sa dire molte cose: un mestolo, ad esempio, evoca piatti squisiti, banchetti festosi e l’amore con cui una madre cucina. E dice ancora di più, quando giace su un tavolo, tra decine di altri oggetti confiscati a una famiglia ebraica. Età di lettura: da 5 anni.

IL SOGNO DI LILLI

Lilli è una ragazzina affascinata dalla danza classica e passa tutto il giorno sulle punte, ma un brutto giorno cade, si rompe una gamba e deve interrompere le prove per il saggio. Lilli diventa tristissima e niente sembra poterla consolare. E così quando vede una piccola ballerina nella vetrina di un negozio di giocattoli, la nonna gliela regala con entusiasmo. Lilli e Nina, la ballerina, diventano inseparabili e quando Lilli, toltosi il gesso, può tornare a esercitarsi e a ballare, il sogno ricomincia. Età di lettura: da 5 anni.

IL VIAGGIO DI FANNY

Un gruppo di bambini in vacanza in una colonia estiva in Savoia, è costretto alla fuga con l’avvicinarsi dei tedeschi. La piccola Fanny si mette alla guida del gruppo e diventa responsabile del destino dei suoi amici.

IL VIOLINO DI AUSCHWITZ

Cicci ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: una vita bella e agiata, una famiglia che le vuole bene, tanti amici e una grande passione per la musica. Ma è ebrea e durante la guerra tutto cambia. Le rimarrà solo il suo violino, da cui non si separerà a nessun costo. Sarà proprio lui a raccontare, dopo un lungo silenzio, la lenta discesa di Cicci verso l’inferno del campo di concentramento di Auschwitz, dove sarà costretta a suonare per le SS. Scoprirà però che la musica rende liberi. Età di lettura: da 8 anni.

IL VOLO DI SARA

L’incontro tra una bambina e un pettirosso è il tema di questo testo di Lorenza Farina. Se aggiungiamo il contesto storico in cui si inquadra, un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, e le immagini di Sonia Possentini, ne esce un insieme di potenza e lirismo unici. Il piccolo pettirosso deciderà di portare con sé questa nuova amica dal nastro azzurro tra i capelli, perché la Shoah e i campi di concentramento sono cosa troppo crudele per una bambina. Età di lettura: da 6 anni.

IN PUNTA DI STELLE

L’orrore della Shoah, a distanza di più di mezzo secolo, lo si può e lo si deve raccontare anche ai bambini, loro stessi protagonisti e vittime. “In punta di stella” è stato progettato, scritto e illustrato per raccontare l’orrore della Shoah alle giovani generazioni. Ma l’autrice e l’illustratrice affrontano l’inenarrabile con parole semplici e chiare, con tavole a colori serene e cariche di speranza, mai crude o violente, e, soprattutto, evitando la spettacolarizzazione del dolore e delle atrocità. Età di lettura: da 6 anni.

Jakob il bugiardo

Nella Polonia occupata dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, il povero ebreo Jakob Heyen, proprietario di una caffetteria, per caso ascolta un giornale radio proibito che segnala i successi militari dei sovietici contro le forze tedesche. Per combattere la tremenda depressione che pervade il ghetto, Jakob si inventa dei bollettini radio riportando le notizie dell’avanzamento degli alleati contro i naziisti. Queste bugie mantengono alte le speranze e gli umori tra gli abtanti del ghetto, rinascono gli spiriti, i cuori vengono alleggeriti e l’ottimismo si ravviva. I tedeschi apprendono dell’esistenza di una radio ed iniziano le ricerche per trovare l’eroe della resistenza che osa trasmettere queste notizie di guerra.

JOJO RABBIT 

È un nuovo e inventivo modo di raccontare la storia orribile della seconda guerra mondiale per una nuova generazione. Racconta le avventure di un bambino tedesco solitario, la cui visione del mondo viene capovolta quando scopre che sua madre nasconde una ragazza ebrea nella loro abitazione. Aiutato dal buffo e infantile amico immaginario, Jojo deve affrontare il suo cieco nazionalismo. Nel processo, impara che l’amore può vincere l’odio.

JONA CHE VISSE NEL VENTRE DELLA BALENA.

Il film racconta la storia di un bambino di 4 anni che vive ad Amsterdam dal 1942 al 1945, durante la Seconda guerra mondiale.
Dopo l’occupazione della città da parte dei tedeschi, viene deportato inizialmente in un campo di lavoro dove può stare assieme ai genitori e essere istruito minimamente.  In seguito viene deportato in un campo di concentramento assieme a tutta la sua famiglia.
Qui Jona passerà tutta la guerra, in una baracca con la madre, mentre il padre sta nella sezione maschile. Il bambino subisce violenze anche da parte dei ragazzi più grandi.
Sono poche le persone che lo trattano con gentilezza: il cuoco del lager che gli offre il cibo avanzato e il medico dell’ambulatorio che, in cambio di buoni sigari, gli fa rincontrare suo padre. Successivamente il padre muore stremato ed i russi riescono a far evadere tutti gli ebrei di quel campo mentre erano su dei vagoni merce portandoli in un villaggio russo ma la madre nonostante ciò muore semidelirante nell’ospedale del villaggio.
Dopo la morte della madre, Jona viene affidato dalla stessa ad una ragazza, Simona. Nel 1945 viene generosamente accolto dai Daniel, una coppia di Amsterdam, che aveva offerto lavoro al padre di Jona all’inizio della guerra. Jona per lungo tempo si rifiuta di mangiare, bere, giocare come tutti i bambini della sua età e molto spesso anche di parlare con le persone, ma tornato a vedere la sua vecchia casa sarà assalito dai ricordi e rinascerà. 

L’AMICO RITROVATO

Nella Germania degli anni Trenta, due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L’uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un’amicizia del cuore, un’intesa perfetta e magica. Un anno dopo, il loro legame è spezzato. “L’amico ritrovato” è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in Inghilterra, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Germania, Israele, Portogallo. Introduzione di Arthur Koestler.

L’ALBERO DELLA MEMORIA

Samuele Finzi e la sua famiglia vivono a Firenze, dove conducono una vita serena seguendo i precetti della tradizione ebraica. Nel giardino della loro casa c’è un vecchio olivo, nella cui cavità Sami ripone i suoi “tesori”. Ma con l’entrata in vigore delle leggi antiebraiche la vita dei Finzi cambia per sempre: i genitori devono abbandonare il lavoro, Sami la scuola e gli amici, gli zii emigrano. Le persecuzioni si fanno più intense e scoppia la guerra Dopo l’8 settembre 1943 i Finzi entrano in clandestinità. Il figlio viene nascosto in collina presso i nonni dell’amica Francesca. I genitori vengono arrestati. I tesori di Sami rimangono nell’olivo… Seguendo le vicissitudini di Sami e della sua famiglia, basate su eventi storici realmente accaduti tra il 1938 e la fine della Seconda guerra mondiale, i bambini possono conoscere che cosa accadde agli ebrei in Italia in quel periodo. L’appendice storico-documentaria aiuta a comprendere il significato della Shoah. Età di lettura: da 6 anni.

L’ALBERO DI ANNE

Un vecchio ippocastano, nel cortile di una casa alle spalle di uno dei tanti canali di Amsterdam. “Ho più di cento anni, e sotto la corteccia migliaia di ricordi. Ma è di una ragazzina – Anne il suo nome – il ricordo più vivo. Aveva tredici anni, ma non scendeva mai in cortile a giocare. La intravedevo appena, dietro il lucernario della soffitta del palazzo di fronte. Curva a scrivere fitto fitto, quando alzava gli occhi il suo sguardo spaziava l’orizzonte. A volte però si fermava sui miei rami, scintillanti di pioggia in autunno, rigogliosi di foglie e fiori in primavera. E vedevo il suo sorriso. Luminoso come uno squarcio di luce e speranza in quegli anni tetri e bui della guerra. Fino a quando, un giorno d’estate, un gruppo di soldati – grandi elmetti e mitra in pugno – la portò via. Per sempre. Dicono che sotto la mia corteccia, insieme con i ricordi, si siano intrufolati funghi e parassiti. E che forse non ce la farò. Sì, sono preoccupato per le mie foglie, per il mio tronco, per le mie radici. Ma i parassiti più pericolosi sono i tarli, i tarli della memoria. Quelli che vorrebbero intaccare, fino a negarlo, il ricordo di Anne Frank”. Età di lettura: da 9 anni.

L’ISOLA IN VIA DEGLI UCCELLI”

La seconda guerra mondiale infuria per l’Europa e in Polonia la vita, già difficile per tutti, è per gli ebrei pressoché insopportabile. E Alex è, appunto, ebreo. Sua madre è scomparsa nel nulla e suo padre è stato prelevato dalle SS e fatto partire per una destinazione ignota. Rimasto solo Alex si è rifugiato in un edificio abbandonato, al numero 78 di Via degli Uccelli, e dalla sua isola segreta esce solo di notte, per procurarsi il cibo. Finché, un giorno, Alex ode delle voci: degli sconosciuti si sono introdotti nel palazzo. Il coraggio, l’eroismo perfino, non sono insoliti in tempo di guerra, ma Alex ha appena undici anni, e la sua è la storia di come la nuda forza di volontà riesca talvolta ad avere la meglio sulla crudeltà e l’ingiustizia. Età di lettura: da 12 anni.

LA BAMBINA DEL TRENO

Lungo la strada gli occhi della bambina si incontrano con quelli di un bambino che dal ciglio della strada guarda incuriosito i treni sfrecciare. I due si salutano con la mano e il racconto della storia passa a quest’ultimo, che chiede a sua madre il perché di quel viaggio. Due bambini, due madri, due punti di vista. È difficile trovare le parole adatte per spiegare l’olocausto ai giovanissimi. È difficile pure trovare le immagini adeguate. In occasione della Giornata della Memoria, 27 Gennaio 2011. Età di lettura: da 8 anni.

LA CHIAVE DI SARA 

È una notte d’estate come tante altre, a Parigi. La piccola Sarah è a casa con la sua famiglia, quando viene svegliata dall’irruzione della polizia francese e prelevata insieme ai genitori. Ha solo dieci anni, non capisce cosa sta succedendo, ma è atterrita e, prima di essere portata via, nasconde il fratello più piccolo in un armadio a muro che chiude a chiave. È il 16 luglio del 1942. Sarah, insieme a migliaia di altri ebrei, viene rinchiusa nel Vélodrome d’Hiver, in attesa di essere deportata nei campi di concentramento in Germania. Ma il suo unico pensiero è tornare a liberare il fratellino. Sessant’anni dopo, Julia, una giornalista americana che vive a Parigi, deve fare un’inchiesta su quei drammatici fatti. Mette mano agli archivi, interroga i testimoni, va alla ricerca dei sopravvissuti, e le indagini la portano molto più lontano del previsto. Il destino di Julia si incrocia fatalmente con quello della piccola Sarah, la cui vita è legata alla sua più di quanto lei possa immaginare. Che fine ha fatto quella bambina? Cosa è davvero successo in quei giorni? Quello che Julia scopre cambierà per sempre la sua esistenza.

LA CITTÀ CHE SUSSURRÒ

La storia di come un intero villaggio, guidato da una bambina, ha salvato dai nazisti i suoi ebrei. Età di lettura: da 8 anni.

LA PORTINAIA APOLLONIA

“Questa è la storia di un bambino che si chiamava Daniel e di una portinaia di nome Apollonia. La portinaia Apollonia portava occhiali con i vetri grossi. I suoi occhi sembravano pesci grigi in un acquario”. Autunno 1943. Un bambino ebreo e una città dove comandano i soldati cattivi. Papà non c’è. Mamma lavora a casa e Daniel deve correre a fare la fila per comprare da mangiare. Ma è la portinaia Apollonia, di sicuro una strega, a spaventarlo più di tutto. Finché un giorno… Il volume è qui presentato in una nuova edizione. Età di lettura: da 6 anni.

LA STELLA CHE NON BRILLA

Una storia delicata e al tempo stesso potente per raccontare ai bambini la tragedia della Shoah attraverso parole di speranza. «Ricordare. Devi solo ricordare perché niente del genere possa mai ripetersi.» Con un’appendice di approfondimento storico e artistico. Età di lettura: da 9 anni.

LA STELLA DI ANDRA E TATI

Quando anche gli ebrei italiani cominciano a essere deportati nei campi di concentramento nazisti, Andra e Tati sono solo due bambine. D’improvviso, si vedono strappare via tutto ciò che hanno; perfino la famiglia è travolta e straziata da eventi inspiegabili. Troppo piccole per capire, Andra e Tati si ritrovano sole e piene di paura. Il mondo comincia a cambiare e diventa un incubo, un’ombra minacciosa che si diffonde ovunque e a cui sembra impossibile sfuggire. Andra e Tati sono solo delle bambine, sì. Ma non smettono di sperare e di farsi coraggio a vicenda, unite e salvate dall’amore l’una per l’altra. Nell’era più buia della storia dell’umanità, la forza e la speranza sono le uniche armi per sopravvivere. Con le immagini originali del primo film d’animazione europeo sull’Olocausto, la commovente storia vera di due sorelline sopravvissute alla Shoah. Prefazione delle sorelle Andra e Tatiana Bucci. Età di lettura: da 10 anni.

LA SHOAH E IL GIORNO DELLA MEMORIA

In TV c’è un documentario con persone magre vestite di stracci; si parla di Shoah, di giorno della memoria… Giacomo e i suoi amici vogliono saperne di più. E il nonno gli racconta le storie dei suoi amici, testimoni di una pagina della storia da non dimenticare. Età di lettura: da 7 anni.

LA STORIA DELLA NONNA BAMBINA

Questo breve libro, che si potrebbe definire una poesia in prosa, contiene una testimonianza in versi della tragedia della Shoah, raccontata in modo lineare da chi sa apprezzare i valori della poesia e con la delicatezza di toni di chi sa quanto arduo sia il mestiere dell'”insegnare la Shoah”, soprattutto ai bambini. È la vicenda personale dell’autrice Susanne Raweh, di una Nonna-bambina sopravvissuta ai tragici mesi della deportazione e del concentramento nazista, che senza perdere la gioia dell’esistere, ma anzi ricavando proprio da quelle drammatiche esperienze l’energia necessaria a riprendere il cammino della vita, ha saputo restituirci una storia esemplare, che finalmente potrà essere conosciuta anche dal pubblico italiano. Età di lettura: da 6 anni.

LA VITA È BELLA

La Vita è Bella è un film del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni, ambientato negli anni della Seconda Guerra Mondiale e quelli che la precedono.
Guido Orefice (Benigni), un uomo toscano di origini ebraiche, si trasferisce ad Arezzo insieme al suo amico Ferruccio.
Durante il tragitto conosce la sua “principessa”, maestra elementare dal volto incantevole: Dora Una volta arrivato ad Arezzo, Guido è ospite dello zio che gli trova lavoro come cameriere nell’Hotel in cui anch’egli lavora. Ogni giorno, in circostanze fortuite incontra Dora e se ne innamora perdutamente, anche se lei è già promessa sposa ad un altro. Un giorno, Il dottor Lessing, un medico tedesco appassionato di indovinelli come Guido, è ospite al ristorante dell’hotel e i due accomunati dalla stessa passione diventano amici.
Una sera Guido segue Dora a teatro e con una mossa strategica la porta via con sé e le confessa il suo grande amore. Qualche giorno dopo, durante la sua festa di fidanzamento i due fuggono al galoppo su di un grande Cavallo Bianco. Sarò questo il preludio al loro matrimonio, da cui nascerà il piccolo Giosuè.
E’ il 1944, anno caratterizzato dall’occupazione nazista, ma nella loro famiglia si respira comunque un’aria di felicità: Guido riesce finalmente ad aprire una sua libreria.
Tutto inizia a cambiare quando, proprio il giorno del compleanno del bambino, Giosuè e Guido vengono catturati con lo zio Eliseo dai nazisti e deportati in un lager.
Quando Dora scopre l’accaduto, pur non avendo origini ebraiche, si fa anch’essa deportare nello stesso luogo, al fine di riunirsi a loro.
La vita nel lager è durissima, ma Guido per tutelare il figlio, sin da subito trasforma la situazione tragica in un divertente gioco: se rispetti le regole vinci un vero carro armato.
Guido, fingendo di capire il tedesco, fa da interprete ai prigionieri e traduce a suo modo le regole del campo come se fossero le regole di un fantastico gioco a premi.
Durante una visita medica Guido incontra di nuovo il suo vecchio conoscente Lessing, il quale lo salva dalla camera a gas e gli affida il ruolo di cameriere ad una cena di ufficiali tedeschi.

LE VALIGIE DI AUSCHWITZ

Carlo, che adora guardare i treni e decide di usarli come nascondiglio; Hannah, che da quando hanno portato via suo fratello passa le notti a contare le stelle; Émeline, che non vuole la stella gialla cucita sul cappotto; Dawid, in fuga dal ghetto di Varsavia con il suo violino. Le storie di quattro ragazzini che, in un’Europa dilaniata dalle leggi razziali, vivono sulla loro pelle l’orrore della deportazione. Età di lettura: da 9 anni.

L’UOMO DEL TRENO

L’Orso e gli uomini che lavorano per lui alla falegnameria vedono passare treni tedeschi tutti i giorni. Sembrano carri bestiame, e loro non ci fanno nemmeno caso. Ma quando uno di quei treni rallenta, attraverso le fessure dei vagoni scorgono centinaia di occhi, occhi di persone. Poi cominciano a girare voci che parlano di campi di lavoro, dove vengono mandati anche donne e bambini e da cui la gente non torna più. E loro capiscono che non possono continuare a guardare passare i treni senza fare niente. Trovano il modo di sostituire uno dei vagoni tedeschi con uno vuoto, costruito da loro. Ma dopo l’enorme rischio corso, la delusione è cocente nello scoprire che proprio quel vagone ha un solo passeggero, l’unico che non voleva essere salvato. Andrea sta infatti cercando disperatamente di raggiungere la moglie e la figlia, deportate dal Ghetto di Roma. Viaggia con una valigia da cui non si separa mai e di cui rivelerà il contenuto solo arrivato nel campo… Età di lettura: da 12 anni.

OTTO.AUTOBIOGRAFIA DI UN ORSACCHIOTTO

Questa è la storia dell’orsetto Otto e di due bambini: tre compagni di gioco inseparabili che solo una stella gialla cucita sul petto e la crudeltà della guerra riuscì a dividere. Ma non per sempre, perché un giocattolo amato non si abbandona mai davvero. Per fortuna Otto ha imparato a scrivere a macchina e può raccontare la sua storia di amicizia perduta e ritrovata, perché in un’imbottitura c’è spazio per tantissimi ricordi… Età di lettura: da 7 anni.

SCOLPITELO NEL VOSTRO CUORE

“La memoria di Liliana Segre cerca il suo approdo nel presente. Le sue parole lo svelano: racconta di se stessa in guerra come una profuga, una clandestina, una rifugiata, una schiava lavoratrice. Usa espressioni della nostra contemporaneità affinché la testimonianza del passato sia un ponte per parlare dell’oggi. Qui e ora. E, interrogando il presente, Liliana indica quel futuro che solo i ragazzi in ascolto potranno, senza indifferenza e senza odio, disegnare, inventare, affermare.” (dall’Introduzione di Daniela Palumbo). Età di lettura: da 9 anni.

SOLO UNA PAROLA

Venezia, 1938. Roberto è un bambino normale, o almeno così ha sempre creduto. Finché le persone intorno non cominciano a fargli notare che non è come tutti gli altri, perché lui ha gli occhiali. E forse è meglio che non si facciano vedere in sua compagnia. E forse è meglio che cambi scuola, che vada in una scuola per soli bambini con gli occhiali… Un meccanismo semplice ma disumano, così simile a quello che è stato alla base della persecuzione e dello sterminio degli ebrei, e così simile a molti pregiudizi ancora oggi vivi nella nostra società. Prendendo spunto dalla storia vera di Roberto Bassi, bambino ebreo espulso dalla sua scuola elementare, raccontata nel documentario di Giorgio Treves “1938 – Diversi”, prodotto da Tangram Film, Matteo Corradini scrive un racconto dalla grande forza simbolica interpretata magistralmente dalle illustrazioni di Sonia Cucculelli. Nella parte conclusiva del libro, l’autore racconta ai ragazzi, immaginando le loro domande, che cosa sono state le leggi razziali e quali effetti hanno avuto sull’Italia di ottant’anni fa. Età di lettura: da 10 anni.

STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI

Germania, 1939. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel scorge un libriccino nascosto nella neve e lo ruba. Comincia così la storia di una piccola ladra e del suo amore per i libri, che diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Per salvarli, è pronta a strapparli ai roghi nazisti o a sottrarli dalla biblioteca della moglie del sindaco. Ma quando la famiglia putativa di Liesel accoglie un ebreo in cantina, tutto cambia: il mondo della ragazzina diventa all’improvviso più piccolo. E, al contempo, più vasto.

STORIA DI VERA

Vera non riesce a capire perché è rinchiusa insieme alla sorella Teresa e alla mamma Shara in un enorme campo circondato da reti e pieno di soldati. Quando Teresa si ammala, Vera prova a chiedere aiuto ai militari, ma ottiene solo di essere presa in giro. Alla morte della sorellina, Vera inizia a sognare – ogni notte – di donare un pezzettino del suo grande cuore a quegli uomini che ne sono privi… e un giorno, al risveglio, i nazisti non ci sono più. Età di lettura: da 5 anni.

STORIA DI DUE AMICI E UN NEMICO

Luigi ed Emanuele, entrambi orfani, crescono nel collegio milanese dei Martinitt. La guerra imperversa, ma la grande amicizia che lega i due ragazzini gli permette di non perdere la speranza e l’ottimismo. Nulla possono, però, contro la ferocia e l’orrore delle leggi razziali, che stravolgono le loro vite e i loro cuori… Età di lettura: da 9 anni.

SUONANDO SUL FILO

Anita ha un grande sogno: studiare musica e diventare una violoncellista. Questo avvincente e toccante racconto è ispirato alla storia vera di una delle ultime sopravvissute dell’orchestra femminile di Auschwitz, la violoncellista ebrea-tedesca Anita Lasker-Wallfisch (Breslavia 1925). La morte dei genitori ad Auschwitz porta lei e la sorella Renate in orfanotrofio. Dopo un tentativo di fuga in Francia, sono deportate ad Auschwitz a fine 1943, poi, in seguito all’avanzata russa, trasferite a Bergen-Belsen e liberate dagli inglesi nell’aprile 1945. Nell’immane tragedia della Shoah è la musica a salvare Anita dall’abisso, quella musica che le vibra dentro e che dopo la liberazione le regalerà una nuova vita di concertista, fatta anche di dolorosa memoria. Età di lettura: da 11 anni

TRAIN DE VIE

Una sera del 1941 Schlomo, chiamato da tutti il matto, irrompe allarmato in un piccolo villaggio ebreo della Romania: i nazisti, fa sapere, stanno deportando tutti gli abitanti ebrei dei paesi vicini e fra poco toccherà anche a loro. Durante il consiglio dei saggi, che subito si riunisce, Schlomo tira fuori una proposta un po’ bizzarra che però alla fine viene accolta: per sfuggire ai tedeschi, tutti gli abitanti organizzeranno un falso treno di deportazione, ricoprendo tutti i ruoli necessari, gli ebrei fatti prigionieri, i macchinisti, e anche i nazisti in divisa, sia ufficiali che soldati. Così riusciranno a passare il confine, ad entrare in Ucraina, poi in Russia per arrivare infine in Palestina, a casa.

UN SACCHETTO DI BIGLIE

L’autobiografia di un ebreo che racconta la propria infanzia e le persecuzioni subite nella Francia occupata dai tedeschi duante la seconda guerra mondiale. Dalla fuga da Parigi alla ricerca di un rifugio fino alla salvezza definitiva avvenuta grazie all’intervento di un sacerdote cattolico, il coraggio di due fratelli disposti ad affrontare le situazioni più pericolose per salvarsi e le esperienze che li fanno maturare nonostante la giovane età. Età di lettura: da 10 anni.

Ecco la mia lista di libri per non dimenticare…

se avete altri libri o film da suggerire scrivetemeli e li aggiungerò volentieri.

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