PERCORSO DIDATTICO PER NATALE

Leggendo e riflettendo su queste leggende abbiamo prodotto questo percorso.

LA LETTERA DI BABBO NATALE

Sophie aspettava con ansia e gioia il Natale e viveva con grande emozione il periodo dell’Avvento. La sua felicità era in parte rovinata, perché a scuola i compagni la prendevano in giro. Dicevano che Babbo Natale era un’invenzione dei grandi e solo i bambini piccoli potevano credere a quelle stupidaggini. Al rientro da scuola, Sophie si confidava con Felix, il suo coniglietto di peluche: – Oh, Felix… se solo non avessi detto che Babbo Natale esiste! Esclamava Sophie. E fu così che Felix scrisse una lettera urgentissima a Babbo Natale, chiedendogli di dare una prova a Sophie della sua esistenza.                                                                                                                          Tre giorni più tardi si sentì suonare alla porta; era il postino con una lettera raccomandata: indovinate per chi? Per il coniglietto Felix e per Sophie e conteneva la risposta di Babbo Natale.

Ecco che cosa diceva:

Cari amici,

io esisterò sempre fino a quando i bambini del mondo crederanno in me. Forse è difficile capirlo, ma se tu credi fermamente in qualcosa… questo può diventare realtà.  Ogni anno, nella notte di Natale, io sono in viaggio e vado da tutti coloro che credono in me!

Vostro affezionato

Babbo Natale

(Laughen, C.Droop, Lettere di Natale da Felix, Fabbri)

Rispondi alle domande sul quaderno

  1. Come vive Sophie il periodo dell’Avvento?
  2. Da cosa è rovinata la sua felicità?
  3. Perché i compagni la prendono in giro?
  4. Con chi si confida la bambina?
  5. Cosa fa il suo amico?
  6. Cosa succede dopo tre giorni?

L’ODORE DEL NATALE

Natale! Le luci, i regali, la famiglia riunita. Ma Natale è anche un odore…Il Natale sa un po’ di abete. Quando l’abete si trova in casa da parecchi giorni, lo si sente molto forte, come quelle piccole pastiglie per la gola. A volte il Natale è anche un profumo. Spesso, infatti, gli adulti si regalano dei profumi…Ma esiste un odore che già da solo fa pensare al Natale: quello delle clementine.

Philippe Delerm, Che bello, che bello, Salani.

PAROLE NUOVE

clementina: agrume profumatissimo, simile al mandarino, ma dalla buccia color arancio intenso.

Ora tocca a te!

Per me…

 …il profumo del Natale è……………………………………………………….…il sapore del Natale è……………………………………………………….
…il colore del Natale è……………………………………………………….…il suono del Natale è………………………………………………………. 

LA LEGGENDA DELL’ALBERO DI NATALE

Viveva un tempo, nella Foresta Nera, un uomo di nome Andrea, che fabbricava oggetti di legno intagliato: cucchiai, forchette e bambole. Lavorava molto, ma guadagnava poco per mantenere la moglie e i due figlioletti. Un anno lavorò moltissimo per tutta l’estate e per tutto l’autunno, senza riposo, finché venne l’inverno. Voleva portare tanti soldi a casa e fare due bei regali ai suoi bambini, per il Natale. Andrea partì dunque, due giorni prima di Natale, con la slitta stracarica di cucchiai, di forchette e di bambole e traversò la foresta coperta di neve. Riuscì a vendere tutto ai signori della città ed era felice perché aveva incassato cento monete d’argento e cinque monete d’oro. Comprò i regali per i suoi bimbi e riprese la via del ritorno, attraverso la Foresta Nera. Ma venne una bufera di neve e Andrea si smarrì.. Tic tic tic! Chi è? Chi mi cerca? Sono io, signor scoiattolo! Chi io? Il picchio che picchia. Ho bisogno di un consiglio. Poco lontano da qui, ho visto Andrea nella bufera. Ha perduto la strada di casa. È disperato. Bisogna aiutarlo. Come si fa? – disse lo scoiattolo. Ci vorrebbe un lume. Aspetta! Ho una idea. Va’ a chiamare tutti i tuoi fratelli, i picchi che picchiano, poi andrete insieme nella chiesa della città a prendere le candele accese. Subito il picchiò andò a chiamare i picchi suoi fratelli e tutti insieme volarono fino alla chiesa della città dove la gente aspettava la mezzanotte di Natale. Nessuno sa come la porta si aprì. I picchi raggiunsero l’altare, presero ciascuno una candela accesa uscirono uno dopo l’altro. Anche la gente, rimasta al buio, uscì dalla chiesa. Qualcuno gridò: – Guardate! I picchi con le candele accese si dirigono verso la Foresta Nera! E fu così che Andrea vide venire avanti tanti piccoli lumi. I lumi si posero sulla punta dei rami dell’abete, sotto il quale Andrea, sfinito e quasi morto, si era rifugiato. Tutta la foresta intorno si illuminò. L’uomo si alzò, si guardò intorno meravigliato e gridò con gioia:Ecco la mia casa, laggiù, fra gli alberi! Da allora tutti vollero che l’albero di Natale fosse illuminato.
(LINK della fonte)

L’ALBERELLO DI NATALE

Leggi il racconto, poi prova a disegnare le sequenze.

C’era una volta, un piccolo albero in una grande distesa di neve. L’albero aveva molto freddo. – va via! – disse alla neve. Ma la neve non se ne andò. Continuava a stargli addosso e diventava sempre più alta. Gli uccelli, la gente e gli alberi grossi dicevano: – che bella neve! È arrivata proprio in tempo per regalarci un bianco Natale! Soltanto il piccolo albero, tutto solo nella neve profonda, si lamentava: – è una neve cattiva e mi ricoprirà completamente. Sarò soffocato nella neve. Proprio in quel momento, con un tintinnio di campanelli, arrivò una piccola slitta. Dentro c’era un bambino che disse: ecco laggiù l’alberello piccolo come lo voglio io! Si avvicinò all’albero, scavò la neve e la terra e lo tirò fuori, con tutte le radici. Lo pose nella slitta e lo portò a casa, per farne il suo albero di Natale. La neve continuava a cadere e tutto diventava bianco e silenzioso per Natale; l’alberello felice e scintillante, non si lamentava più.

K.Jackson,365 storie

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