1 MAGGIO “FESTA DEI LAVORATORI “

IL PRIMO MAGGIO

tratto da “Focus Junior”

IL PRIMO MAGGIO È LA FESTA DEL LAVORO

Ma sapete perché, il primo maggio, nel nostro paese è festa nazionale? Lo è perché è la giornata che celebra le lotte che, durante i secoli, i lavoratori hanno combattuto per poter veder riconosciuti i propri diritti.

In poche parole se la mamma e il papà tornano a casa dopo otto ore di lavoro anziché 12 o 15, e nel fine settimana restano con voi anziché lavorare, è merito degli sforzi e dei sacrifici fatti dalle generazioni di lavoratori precedenti. E lo stesso vale per il vostro diritto  all’istruzione perché, fino a non troppi decenni fa, i bambini meno ricchi, invece di studiare, andavano a lavorare appena possibile.

COME È NATO IL PRIMO MAGGIO?

La celebrazione del primo maggio ha, in realtà, una lunga storia. L’idea nacque in Francia il 20 luglio 1889, quando alcuni partiti proclamarono una grande manifestazione per ridurre la giornata lavorativa a otto ore. Ancora prima, nel 1855 in Australia, era stato coniato il motto “Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”, uno slogan condiviso dai movimenti dei lavoratori di tutto il mondo che fu la scintilla per le rivendicazioni sindacali e la ricerca di un giorno, il primo maggio, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per affermare i propri diritti.

MA PERCHÉ PROPRIO QUELLA DATA? 

Fu una scelta simbolica, per ricordare il 1° maggio 1886, quando fu indetto uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti per ridurre la giornata lavorativa a otto ore. La protesta durò tre giorni e culminò, il 4 maggio, col massacro di piazza Haymarket a Chicago, quando uno sconosciuto lanciò una bomba su un gruppo di poliziotti uccidendone sette, insieme a quattro civili.

Quella manifestazione divenne il simbolo delle rivendicazioni degli operai di tutto il continente che, in quegli anni, lottavano per avere diritti e condizioni di lavoro migliori. A Parigi, il primo maggio del 1890, ci fu la prima manifestazione internazionale, dove si registrò un’altissima adesione. Da quel momento, la data divenne festa nazionale in molti Paesi, tranne che negli Stati Uniti, dove il Labor Day (Festa del lavoro) si festeggia il primo lunedì di settembre.

IL PRIMO MAGGIO IN ITALIA

In molti Paesi d’Europa la festività del primo maggio fu adottata nel 1889, in Italia due anni dopo. Anche nel nostro Paese, però, questa festività ha trovato filo da torcere. In epoca fascista, per esempio, tra il 1924 e il 1944 la festa del lavoro fu anticipata al 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma, prendendo il nome di Natale di Roma, Festa del lavoro.

Nel 1947 tornò a essere festeggiata il primo maggio e proprio quell’anno, a Portella della Ginestra, in Sicilia, durante la manifestazione furono uccise 11 persone in una sparatoria organizzata dalla banda del mafiosoSalvatore Giuliano.

Una curiosità: dal 1990 a Roma viene festeggiato con un “concertone”, una maratona musicale con importanti cantanti. Negli ultimi due anni purtroppo questa tradizione è stata interrotta a causa della pandemia.

Il primo maggio dunque va commemorato per non dimenticare tutte quelle persone che hanno lottato per ottenere condizioni di lavoro e di vita umane per tutti e per difendere il proprio diritto al lavoro.

Comprensione 

1) Perché il primo maggio, nel nostro paese è festa nazionale?

2) Fino a pochi decenni fa, c’era il diritto all’istruzione?

3) Quando e dove è nata l’idea di celebrare la festa del primo maggio?

4)Il motto “Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire” da chi fu coniato?

5) Cosa accadde, nel 1866, durante lo sciopero generale negli Stati Uniti?

6) In Italia quando si cominciò a festeggiare la festa dei lavoratori?

7) Il famoso “concertone” in Italia, in quale città si svolge?

ECCO ALCUNE POESIE DEDICATE AI LAVORATORI

“Filastrocca dei mestieri” di Mario Lodi

C’è chi semina la terra, 
c’è chi impara a far la guerra, 
chi ripara le auto guaste, 
e chi sforna gnocchi e paste. 
C’è chi vende l’acqua e il vino, 
chi ripara il lavandino, 
c’è chi pesca nel torrente 
e magari prende niente. 
C’è chi guida il treno diretto 
e chi a casa rifà il letto, 
chi nel circo fa capriole  
e chi insegna nelle scuole. 
C’è chi recita, chi balla 
e chi scopa nella stalla. 
Così varia è questa vita 
che la storia è mai finita. 
Ma la vita finirà, 
se il lavoro cesserà.

Capelli bianchi di Gianni Rodari

Quanti capelli bianchi

ha il vecchio muratore?

Uno per ogni casa

bagnata dal suo sudore.

Ed il vecchio maestro

quanti capelli ha bianchi?

Uno per ogni scolaro

cresciuto nei suoi banchi.

Quanti capelli bianchi

stanno in testa al nonnino?

Uno per ogni fiaba

che incanta il nipotino.

I COLORI DEI MESTIERI

Di Gianni Rodari

Io so i colori dei mestieri:

sono bianchi i panettieri,

s’alzan prima degli uccelli

e han farina nei capelli:

sono neri gli spazzacamini,

di sette colori son gli imbianchini;

gli operai dell’officina

hanno una bella tuta azzurrina,

hanno le mani sporche di grasso:

i fannulloni vanno a spasso,

non si sporcano nemmeno un dito,

ma il loro mestiere non è pulito.

QUI IL FILE

QUI QUALCHE CONSIGLIO

La festa dei lavoratori. Il primo maggio a Brescia dalle origini alla prima guerra mondiale

Il nostro maggio. All’origine della festa dei lavoratori: autobiografie e testimonianze da Chicago

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