QUI LA PRIMA PARTE
QUI UN ALTRO LAVORO
Dopo la lettura dell’insegnante, è stata eseguita la comprensione del testo.
LA CICATRICE
Harry si era svegliato da un sogno molto vivido con il viso nascosto tra le mani. La vecchia cicatrice a forma di saetta sulla fronte scottava sotto le dita, come se qualcuno gli avesse premuto un filo incandescente sulla pelle. Si alzò dal letto e si sedette. Aveva una mano sulla fronte e l’altra nel buio cercava gli occhiali sul comodino. Li trovò e li mise. La stanza era poco illuminata dal debole chiarore che filtrava dalla strada attraverso le tende. Harry sfiorò di nuovo la cicatrice perché gli faceva ancora male. Accese la lampada, si alzò e si guardò allo specchio per esaminare la sua cicatrice. Sembrava normale ma gli bruciava ancora. Così Harry cercò di ricordare cosa stava sognando prima di svegliarsi. Si concentrò e nella sua mente affiorò l’immagine di una stanza nell’oscurità. C’era un serpente su un tappeto, un ometto di nome Peter, detto Codaliscia e una voce … fredda… acuta…quella di Voldemort. Harry rabbrividì, come se un cubetto di ghiaccio gli fosse scivolato nello stomaco. Chiuse gli occhi cercando di ricordare ma… nel sogno Voldemort e Codaliscia parlavano di qualcuno che avevano ucciso e progettavano di uccidere qualcun altro. Poi riaprì gli occhi guardandosi intorno. Notò una grande confusione. C’erano, nella stanza delle cose insolite: un grosso baule di legno, abiti neri, svariati libri di incantesimi, rotoli di pergamena e un libro aperto sul pavimento con le figure al suo interno che si muovevano. (tratto da Harry Potter e il calice di fuoco)
Dopo aver fatto la comprensione, gli alunni hanno eseguito una produzione scritta:
Sei nella tua stanza, ti guardi intorno e noti una strana quantità di cose insolite.
Scrivi un breve testo di fantasia lasciandoti guidare dal racconto analizzato.
Molti spunti di lavoro li trovate in GUIDAGENDA CLASSE QUINTA
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